La comunicazione è, per la pubblica amministrazione, uno dei principali
investimenti degli ultimi anni. Un investimento che è anche una scommessa,
perché la partita dell’efficienza, della crescita di una democrazia
partecipata, del rinnovamento e della deburocratizzazione, si gioca proprio nel
campo della comunicazione.
Se,
infatti, comunicare vuol dire ‘mettere in comune’, la comunicazione
pubblica di un ente locale deve significare ‘mettere in comune il Comune’,
sviluppando così azioni dirette di partecipazione, il coinvolgimento dei
cittadini nelle scelte, di individuazione dei bisogni della comunità ai quali
l’Amministrazione è poi tenuta a dare delle risposte.
A
sostegno di tale richiesta che nasce, in pratica, dalla società vengono anche
il corpus della normativa e l’attenzione complessiva e progressivamente
crescente dei singoli enti a questo segmento di attività.
In questo senso è importante
“saper comunicare” per evitare di confondersi con il “rumore di fondo” della
ingente comunicazione che raggiunge quotidianamente il cittadino-consumatore e
di vanificare così sforzi a volte notevoli che finiscono per non ottenere
alcuna modifica degli atteggiamenti e dei comportamenti individuali e
collettivi.
L’attività di
comunicazione deve, quindi, sempre essere considerata come un sistema che
include una serie di attività: informazione, sensibilizzazione, educazione,
identità e immagine. Elementi interdipendenti che interagiscono fra di loro e
solo se combinati sono effettivamente efficaci.
Regole da
seguire
La scelta dell’immagine caratterizzante la
campagna potrà svincolarsi dal gusto estetico soggettivo se si tengono presenti
i principi-base su cui una comunicazione di questo tipo si deve basare:
- capacità di attirare
l’attenzione sull’argomento anche con immagini di impatto: invitare gli utenti
alla lettura è fondamentale per assicurarsi che i contenuti del messaggio
vengano letti;
- presentazione dell’ente
e promozione della sua immagine: la campagna è anche un biglietto da visita dei
servizi che sono offerti ai cittadini;
- importanza al messaggio,
che deve poter essere immediatamente codificato: la creatività deve essere
trasmessa in maniera “comprensibile”;
- ripetibilità e
riconoscibilità: per eventuali campagne collegate o successive;
- apertura a diversi
target di riferimento: utilizzare la stessa immagine per le diverse campagne
indirizzate a tutti i soggetti considerati (famiglie, scuole, utenze
produttive..) aiuterà a renderla riconoscibile e quindi a promuoverla in tutti
gli ambiti.
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