mercoledì 1 agosto 2012

Progettare una brochure: consigli pratici


Progettare una brochure è un lavoro impegnativo ma senz’altro divertente ed appagante. Con il termine “brochure” si intende generalmente un impaginato composto da un numero variabile di fogli ripiegato o rilegato, dedicato ad un prodotto, una collezione di prodotti, un marchio, ecc… Nel linguaggio corrente con il termine “brochure” vengono indicati anche altri prodotti stampati, come pieghevoli o depliant.

Ma come progettare una brochure efficace? Ecco alcuni consigli.

1. Scegliere l’idea comunicativa portante. Il primo importante aspetto sul quale riflettere è il concetto di base, ovvero la coerenza di fondo che lega i vari elementi. Nello specifico significa in quale modo presentare la collezione di prodotti (o il singolo prodotto, il marchio, ecc.), quali valori trasmettere, quale scenario e sensazione ricreare. Affinché una comunicazione sia persuasiva bisogna inserire il destinatario in un universo parallelo, fargli vivere un’esperienza spettacolare, convincendolo che è il prodotto presentato ad avere il potere di evocarlo.
Una brochure generalmente si inserisce in un piano di comunicazione più ampio, in cui i valori di fondo sono dettati dal piano marketing del committente. In questa fase è molto importante documentarsi, prendendo visione degli stampati della concorrenza.


Abbiamo ideato la brochure di Spamarine come un continuum partendo da tutti i tratti distintivi che avevamo già utilizzato per  identificare in maniera organica ed univoca il centro benessere in tutto il materiale istituzionale e pubblicitario realizzato precedentemente. Il fine ultimo del pieghevole è stato la promozione di pacchetti benessere non solo verso i fruitori abituali del centro ma anche verso una  nuova fascia di potenziali clienti.

2. Iniziare il lavoro partendo sempre dalla progettazione su carta. Per realizzare un buon progetto è importante partire dalla carta. Tracciare su un foglio bianco la struttura generale della brochure, evidenziandone la forma, il numero delle pagine, la disposizione sommaria dei testi e delle immagini. Identificare i colori di fondo, il tipo di font, la disposizione del testo.
Quando il menabò apparirà pronto sarà più semplice capire se il tutto è ben equilibrato e decidere che tipo di stile applicare e quali immagini utilizzare.


La brochure di Pleiade ci ha richiesto un lungo lavoro di progettazione legato alla vastità dei trattamenti eseguiti nel centro che sono stati strutturati per categorie (face, body, ecc.) e poi suddivisi in maniera armonica all’interno delle pagine contestualmente con le immagini di riferimento.

Scegliere il formato. Il formato sul quale sviluppare la brochure dipenderà dal budget e dal numero di contenuti ed immagini da inserire.
Anche la carta ha la sua influenza: grammatura, colore, sensazione vanno ponderati con attenzione. Il supporto comunica tanto quanto il contenuto.


Nella realizzazione della brochure del Tiberius abbiamo riservato particolare attenzione alla scelta del formato e della carta da utilizzare in modo da esaltare ulteriormente l’eleganza di un ristorante così sofisticato. Per quanto riguarda il formato ci siamo orientati su un pieghevole 4 pagine con apertura ad album (quindi orizzontale) ed una grandezza del foglio chiuso di 21x15cm; per quanto cencerne la carta la scelta è caduta su una perlata brillantinata con doppia plastificazione (opaca all’esterno e lucida all’esterno).

Testi ed immagini: come organizzarli. Creare ex nuovo il progetto di una brochure è un lavoro complesso sia per la ricerca delle immagini, ma soprattutto per quanto riguarda la definizione dei contenuti. Per i testi è bene documentarsi e cercare di ottenere più informazioni possibili su ciò che si deve comunicare. Anche nell’elaborazione dei testi bisogna tener conto dell’idea portante e allineare a questa tutti i contenuti. E’ un lavoro che richiede creatività. rigore, capacità di sintesi e di espressione. Chi redige i testi deve scegliere con cura i vocaboli da utilizzare e valutare il peso del testo rispetto alla parte grafica e fotografica.
Lo stile narrativo deve creare ambientazione, coinvolgere e favorire la comunicazione e l’esaltazione dei messaggi.

 
Abbiamo basato tutta la comunicazione di Capri Space su un approccio emozionale che coinvolgesse il pubblico in uno scenario di sensazioni piacevoli ed appaganti. In tale ottica non è stato possibile ipotizzare la brochure come un insieme di testi ed immagini; il prodotto definitivo ha rispecchiato un’attenta strutturazione di contenuti ridotti all’interno delle pagine e di immagini sapientemente posizionate all’inizio di ogni sezione.
 
Scegliere i colori. La scelta cromatica è molto importante in fase di progettazione: i colori hanno un forte potere connotativo.
Decidere un colore significa indirizzare una lettura influenzandone i contenuti, quindi bisogna dare una veste grafica che ha la funzione di armonizzare tutti gli elementi e di conferire alla brochure il suo carattere, lo stile comunicativo, il cosiddetto “mood”.


La brochure di Tea Rose si è da subito presentata come una sfida, in quanto bisognava promuovere la volontà da parte del cliente di affacciarsi su un segmento del mercato per lui nuovo, quello del wedding planner. L’idea vincente è stata la definizione di uno stile comunicativo romantico e fiabesco con predilezione di colori tenui e pastello che guidassero il pubblico all’interno di un contesto piacevole e raffinato come le sue crezioni.

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2 commenti:

  1. tali consigli sono sempre utili quando si è in procinto di realizzare un prodotto promozionale, come le brochure, che possa raggiungere il risultato sperato.

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  2. Molto belle le immagini ed utili,
    Vi consiglio di leggere qui http://www.diaadv.it/it/distribuzione-volantini-latina/

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