martedì 28 agosto 2012

Non sono tuo padre sono tua madre - L'effetto vampirizzazione


A quanti sarà capitato, girovagando per la vasta pletora di contenuti divulgati dal mezzo di comunicazione di massa per antonomasia, di imbattersi nella seguente pubblicità:
In un habitat casalingo i due protagonisti, un padre e un figlio, nel pieno di una tranquilla giornata immersa nella più classica quotidianità, decidono di mettere a nudo delle verità sconcertanti e impreviste.
A cominciare è il padre che, parafrasando lo spot in questione, si rivolge al figlio ammettendo: “Non sono tuo padre, sono tua madre”.  E il figlio, per niente scosso dalla notizia, ribatte in rima: “Io non sono tuo figlio, sono una marionetta ia ia o”.
Spot geniale o demenziale, gradito o detestato, divertente o patetico. Sta di fatto che i copywriter della suddetta pubblicità hanno centrato un obiettivo fondamentale: farsi notare e far parlare di sé. Di certo la pubblicità del padre e del figlio che svelano impensabili arcani si è di sicuro innalzata dall’anonimato che spesso caratterizza il flusso pubblicitario nell’intervallo tra un tg e una fiction.
Senza andare a disquisire sulla moralità o la bellezza di questo spot, un aspetto da un punto di vista pubblicitario va analizzato e cioè: lo spot in questione ha messo l’accento sul prodotto da pubblicizzare o si è dedicato solo a mettersi in bella mostra rispetto alle altre pubblicità?
In altri termini, vi pongo un quesito: ricordate quale prodotto promuove la pubblicità analizzata?
Da un sondaggio effettuato gli intervistati rispondevano a tale domanda con le referenze più varie: chi pensava pubblicizzasse un automobile, chi un detersivo, chi un reggiseno, chi ancora un programma comico.
Insomma, ciò che si è verificato è quello che in pubblicità si chiama “effetto vampirizzazione”: lo spot nella sua fattura si è specchiato nella vanità di catturare l’attenzione del pubblico prescindendo dalla possibilità di mettere al centro dello spot il prodotto da promuovere e cioè il “Vivident Blast”.

Con questo spaccato analitico della pubblicità contemporanea abbiamo voluto rimarcare un concetto chiaro nella realizzazione di un qualsiasi messaggio promozionale: occorre innanzitutto distinguersi dal brusio di fondo e accaparrarsi l’attenzione del nostro target, ma quest’ultima dovrà essere sempre orientata verso il prodotto o servizio che vogliamo promuovere. Altrimenti avremmo fallito il nostro obiettivo e i nostri sforzi di renderci appetibili ed  impattare sul nostro destinatario saranno vani. Attenzione gente, gli spietati canini dell’effetto vampirizzazione sono sempre dietro l’angolo…     

2 commenti:

  1. interessante
    https://bellefamosecitazioni.blogspot.com

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  2. I'ho trovato geniale. Ma c' è molto di più su cui discutere. Chi l ha ideato deve aver intuito che il mondo sarebbe stato così. Nessun valore certo. Un padre può essere una madre e un figlio una marionetta in mano ai genitori. Una fattoria appunto. Siamo oltre l'umana ragione.

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