martedì 31 luglio 2012

QR code. Che cosa è e a cosa serve


In Giappone spopola e nel resto del mondo è diventato uno standard per l’editoria e la pubblicità esterna. In Italia il suo utilizzo è solo agli inizi, ma promette bene visto che per leggerlo basta anche solo un telefono. Il QR-code è una sorta di codice a barre, come quello del supermercato. Ma a differenza di quest’ultimo, che contiene praticamente solo un numero, il QR code può contenere molte più informazioni: l’indirizzo di un video su YouTube; una pagina di un sito; un testo o un sms; un biglietto da visita digitale.

Come si usa questo codice? Visto dalla parte del consumatore, per leggere il codice bisogna avere un telefono con un software adatto. Quando si vede un codice, si avvia il software (o eventualmente scaricarlo dal market o da internet), si inquadra e… basta cliccare per usufruire dei contenuti! Visto dalla parte di chi offre i contenuti (editore, azienda o organizzazione) i generatori di codici sono disponibili gratuitamente online.
  
A che cosa serve? Diversi settimanali e mensili offrono già da tempo la fruizione di alcuni contenuti a valore aggiunto per arricchire i propri servizi; in tal modo il giornale cartaceo diventa un mezzo per portare sul sito nuovi utenti (o fidelizzare quelli già esistenti); in ogni caso la connessione tra diversi mezzi di comunicazione crea valore aggiunto alla testata in quanto tale aumenta il valore del marchio. Questo esempio illustra ulteriori indubbi vantaggi: il tracciamento preciso degli accessi al sito; la facilità e immediatezza con cui ci si può collegare al sito senza dover memorizzare e digitare manualmente un url magari troppo lungo o complesso; un’esperienza utente nuova, dinamica e interattiva, laddove la pubblicità tradizionale utilizza una modalità più univoca e statica…


Bastano cinque semplici regole per utilizzarlo al meglio:
1. Il contenuto deve essere premiante: soprattutto finché il meccanismo è nuovo, mai costringere l’utente a installare un software aggiuntivo per scaricare contenuti per nulla accattivanti!
2. Il contenuto deve acquisire valore aggiunto dal mezzo: anziché strappare una pagina pubblicitaria per conservare un’informazione o prendere nota su un foglietto di una promozione, al cliente basterà un click del telefono per assicurarsi ciò che gli si offre.
3. Adeguare la tecnologia al target: questo vale per tutte le soluzioni di comunicazione digitale, ovvero prima di usare un mezzo, bisogna chiedersi quale parte e quanta parte del target di riferimento lo usa. 
4. Farsi promotori dell’innovazione tecnologica: dato che l’utilizzo della tecnologia è uno strumento per accrescere il valore dei contenuti e delle relazioni, bisogna dedicare del tempo a promuovere e facilitarne l’adozione.
5. Prima di iniziare, darsi degli obiettivi: la tecnologia può servire a diversi obiettivi strategici che vanno suddivisi in base ai gruppi di interlocutori, interni ed esterni, e che vanno perseguiti con un mix adeguato di soluzioni e strumenti. 
 

E’ quindi facile capire come il QR Code possa stringere una forte relazione tra offline e online. Basta un semplice click per raggiungere il contenuto sponsorizzato nel QR Code, che sia un prodotto o una pagina informativa. Considerando inoltre che il mobile sta prendendo sempre più piede e che il futuro del web si sta muovendo verso lo schermo portatile, il QR Code permette di arrivare anche ai potenziali clienti che in quel momento non sono connessi sul web con i classici PC.

Infine, ecco alcune parole-chiave sui contenuti da veicolare con questo strumento:
- personalizzazione: creare siti web usabili anche per i telefonini ed i tablets.
- promozione: inserire il QR Code ovunque ha una logica d’esserci, quindi annunci in un giornale, sui cartelloni per strada, volantini, biglietti da visita, su altre tipologie di prodotti.
- semplicità: usare il QR Code come coupon per distribuire e diffondere le nostre iniziative promozionali.
- riciclo: attenzione a cosa scrivere nel QR Code poiché una volta stampato non può essere modificato.

 

lunedì 30 luglio 2012

Come fidelizzare il cliente


In un mercato globale, in cui ciascun singolo consumatore ha sempre più facilità di accesso a prodotti e servizi, a conoscerli ed acquistarli con facilità e in modo immediato , nasce una nuova necessità, imprescindibile per chiunque si occupi di marketing: quella di trasformare ogni cliente episodico, preso nella sua singolarità e peculiarità , in un consumatore cosciente, consapevole e fedele, quello che viene chiamato il long term customer. Una sfida, questa, che ogni azienda si trova ad affrontare nel nuovo secolo. La parola d’ordine diventa quindi fedeltà, che è una vocazione conquistata da un brand quando offre benefici talmente distintivi e significativi da portare i clienti a sceglierlo ripetutamente. E’ questo il risultato che si ottiene quando i clienti soddisfatti raccomandano il brand ad altri. La fedeltà è il passaggio dal dire “un brand che utilizzo” al dire “il mio brand”. Un buon programma di fidelizzazione deve seguire i clienti nel tempo dando valore aggiunto ai servizi post vendita nel periodo che intercorre fra un acquisto e l'altro. A corollario delle varie iniziative si offrono una serie di servizi trasversali tramite Card, programmi a catalogo e piani contatto. Fidelizzare il cliente significa, inoltre conoscerlo a fondo, analizzarne le abitudini ed i desideri. La conoscenza di questi fattori potrà poi sviluppare un' intesa che si riflette nella possibilità di offrire un servizio migliore, ed un prodotto adatto alle sue esigenze. 
  
6  Regole di base per fidelizzare i clienti
 
1. Creare un programma di fidelizzazione a lungo termine
 Sviluppare un programma di fidelizzazione ci permetterà di mantenere vicino i nostri migliori clienti. Un esempio potrebbe essere quello di utilizzare una fidelity card per seguire gli acquisti del cliente, e poi premiare i clienti più fedeli con un omaggio, dopo un certo numero di acquisti. Tra le iniziative che meglio funzionano nel creare coinvolgimento emotivo e senso di appartenenza ricordiamo i vantaggi esclusivi, gli eventi dedicati, i regali inattesi, le aperture speciali, le prove riservate, i corsi di formazione, le anteprime, i club ecc.

2.  Fornire un servizio clienti eccellente
Naturalmente, il modo più efficace per mostrare ai vostri clienti che per voi sono fondamentali, è quello di fornire un servizio clienti gentile ed efficace. Sembrerà banale, ma alcuni capisaldi possono ancora essere:
  • Avere uno staff cortese e preparato, di persona, al telefono o quando si risponde ad una email;
  • Rendere centrale il cliente nel processo di acquisto;
  • Erogare un servizio in modo tempestivo ed efficiente;
  • Gestire critiche in maniera efficace, scusandosi e affrontandole immediatamente.
3. Ricompensare i clienti referenti
Se si gestisce un particolare tipo di società, come ad esempio un rivenditore di mobili o una boutique da sposa (che raramente possiedono clienti abituali) si deve fare grande affidamento sul passaparola. Premiare i clienti referenti può essere un ottimo modo per ringraziarli del loro impegno. Ad esempio, è possibile inviare un biglietto omaggio (ad un evento, per esempio, o simile a secondo dei loro gusti e preferenze) o una promozione di diverso tipo ai clienti che consigliano ad un amico o un familiare la vostra azienda.

4. Imparare a dire: “grazie”.
Sia che si tratti di contatto di persona, via telefono, o tramite email, ringraziare un cliente per il suo acquisto -e soprattutto per l’interessamento nei nostri confronti- è un modo facile (ed economico!) per far sapere ai vostri clienti che li apprezzate. Dare ai clienti attenzione significa farli sentire speciali.

5. Essere riconoscenti pubblicamente
Ringraziare o essere riconoscenti a un cliente pubblicamente, ad esempio su un social network come Facebook o Twitter è un ottimo modo per mostrare ai vostri clienti quanto siano fondamentali. La maggior parte delle persone ama essere riconosciuta online e molto probabilmente condividerà o almeno risponderà al vostro intervento, creando l’interazione alla base del passaparola fondamentale per il vostro business.

6.  Non  trascurare gli adempimenti amministrativi e di privacy
La parte legale amministrativa, inoltre, non deve essere trascurata. Ogni progetto di fidelizzazione infatti richiede il rispetto di importanti adempimenti amministrativi e di privacy, necessari per la tutela dei diritti di coloro che desiderano aderire al programma di fidelizzazione.



venerdì 27 luglio 2012

ECCE PROMO: COME REALIZZARE UN VOLANTINO PUBBLICITARIO


Lo strumento più diffuso e tradizionale di una campagna promozionale è di sicuro il volantino. Come strumento pubblicitario esso deve essere utilizzato prevalentemente per comunicare e divulgare al destinatario messaggi rivolti alla massa.
Il volantino è l’ideale per veicolare offerte promozionali come sconti e occasioni commerciali vantaggiose per il consumatore.
Di volantini sono piene le città, di ogni genere e categorie merceologiche. Dagli alimentari alle automobili, dalla paninoteca alla profumeria. Dal mobilificio all’elettronica. Tutti ricorrono allo strumento pubblicitario più antico della storia della pubblicità.
Ma osservandoli con attenzione nella loro realizzazione quante nefandezze se ne scorgono.
Da qui la necessità di sciorinare poche ma significative regole da seguire per realizzare un volantino efficace e facilmente fruibile dal destinatario.
ECCE PROMO:  7 REGOLE PER REALIZZARE UN VOLANTINO PUBBLICITARIO

Il formato: è fondamentale capire che grandezza attribuire al nostro volantino. I formati standard sono solitamente A5 (15x21cm), A4 e A3 sui cui è possibile veicolare contenuti su un solo lato o su un fronte/retro. Per chi ha necessità di spazio maggiore ci sono le 4 pagine, le 8 pagine, le 16 e così via.
Il formato è direttamente proporzionale ai prodotti da inserire, i quali non devono né essere ammassati l’uno all’altro e nè devono essere pochi i uno spazio troppo ampio.

Divisione merceologica: E’ inutile accumulare tanti prodotti diversi nello stesso spazio. Si genererà solo confusione nel consumatore. I prodotti vanno divisi per categorie. Ad esempio un mobilificio dividerà il suo volantino in classico e moderno e a sua volta in cucine, soggiorni e camere da letto. Una distribuzione degli elementi con cognizione rende più ordinata la lettura all’utente che percepisce al meglio le offerte veicolate.  

La copertina: La prima pagina è il nostro biglietto da visita. Quella che deve attirare l’attenzione del lettore.
Abbiamo a disposizione poche frazioni di secondo (tanto è il tempo che il fruitore ci dedica) per destare in lui curiosità e interesse ed indurlo a proseguire nella fruizione della parte restante. Quindi in copertina va proposto qualcosa di massimo impatto che si traduce o in un’immagine accattivante o in una o più offerte commerciali imperdibili.


Prezzi scontati: In un contesto di forte crisi il consumatore è in cerca dell’affare e in particolare della forte scontistica. Per questo quando andremo a sciorinare i prezzi dei nostri prodotti è sacrosanto specificare la percentuale di sconto applicata e soprattutto il prezzo di partenza barrato con in evidenza il prezzo scontato. In tal modo il consumatore può facilmente intuire l’entità della convenienza dell’offerta.  

Le immagini: Le fotografie dei prodotti che andremo a proporre sono basilari perché colpiscono per prime l’attenzione del consumatore. Le foto devono essere nitide e a buona risoluzione, ma soprattutto devono esser veritiere: quello che viene visto sul volantino è quello che deve essere trovato poi nel punto vendita.


La didascalia: Per tutelarsi da eventuali istanze da parte dell’utente a causa di errori di stampa o  esaurimento  dei prodotti offerti va aggiunta una didascalia che specifica alcune condizioni dell’offerta. La formula più utilizzata è la seguente:
“Offerta valida fino ad esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali”

La distribuzione: Un volantino ben fatto perde tutto il suo valore commerciale se non viene distribuito con cura e intelligenza. Anche la distribuzione va pianificata in base alla categoria merceologica che si va a proporre in modo da intercettare il target potenzialmente interessato. Ad esempio volantini di prodotti alimentari vanno distribuiti nelle zone dei mercati rionali, abitate solitamente da massaie, oppure un volantino di concessionarie automobilistiche andrebbe distribuito sulle auto in sosta e nei bar e tabacchi per arrivare ad un target prevalentemente maschile.   


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giovedì 26 luglio 2012

Il consumatore nell'era digitale


Le comunità virtuali diventano sempre più ricche di rapporti simili a quelli face-to-face nella ricerca di consenso ed autostima personale. Grazie al Web e alle Social Media Technologies (blog, forum, chat, Facebook,ecc.), negli ultimi anni si assiste al moltiplicarsi dei contenuti generati e fruiti dagli utenti: a differenza dell’offline, oggi le esperienze sono divulgate e condivise nel mondo intero.
In tale contesto il consumatore si profila come maggiormente esigente, selettivo, competente ed infedele alla marca, in quanto diventa un opinion leader che valuta e giudica con consapevolezza ciò che gli viene proposto. Questo significa che le aziende devono essere pronte e disponibili a dialogare con i propri clienti, senza fare affidamento alle sole relazioni pubbliche di tipo tradizionale e monodirezionale, ma cercando all’opposto di accrescere la notorietà e la buona reputazione del brand.
L’obiettivo dichiarato da più parti, ormai, è quello di creare in tempo reale una finestra di dialogo con i clienti e di realizzare contenuti digitali utilizzando i blog, i social network, i contenuti generati dagli utenti, la logica wiki.
Mentre offline il passaparola è limitato alla propria cerchia di conoscenti, online si amplifica sia il raggio di azione che la rapidità di diffusione. Nasce così il buzz marketing, ovvero quell’insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio coinvolgendo i consumatori e raccogliendo informazioni sulla percezione del marchio. Anche i social network possono essere utilizzati come strategia a medio-lungo termine per mantenere una relazione costante con il consumer, creando gruppi tematici e social advertising per target di interesse.

mercoledì 25 luglio 2012

Come aumentare la notorietà del brand




 Quale attività commerciale non ha mai desiderato rendere celebre il marchio della propria azienda?
Le attività di branding sono mirate alla promozione del marchio (brand), ed oltre a renderlo noto, possono consentire ai potenziali clienti il riconoscimento del marchio stesso e l’associazione al relativo prodotto, ad una linea di prodotti o all’impresa. Alcuni esempi che possono spiegare meglio il fenomeno, sono le associazioni che scattano automaticamente (spesso a livello inconscio) nella rete di collegamenti mentali, come: Barilla® - Casa e
Mulino bianco® - Famiglia.
Un altro genere di associazione mentale può essere: Bevanda - Coca Cola® e Nastro adesivo - Scotch®. Questo tipo di collegamento è il massimo che si possa ottenere con un'attività pubblicitaria di Branding Awarness (notorietà). 

Il concetto di brand awareness, o notorietà  di marca, fa riferimento alla capacità  dei consumatori di riconoscere un marchio e di associarlo correttamente a un prodotto. La costruzione di una brand awareness efficace è il punto cruciale di qualsiasi strategia di marketing. Al fine di portare alla celebrità il proprio brand, è necessaria un'attività vasta, dettagliata e capillare, coordinata tra i vari canali ed in grado di far percepire con poche argomentazioni i valori ed il background di un marchio.

Contribuire ad elevare l'awareness di un marchio, ossia aumentare il grado di notorietà di un marchio da parte del proprio target di riferimento, è uno degli scopi principali di qualsiasi agenzia. Accrescendo la "consapevolezza di marca" (questa la traduzione letterale), si accresce la probabilità che il prodotto venga riconosciuto in mezzo ad una miriade di prodotti tutti più o meno uguali. Generare un'alta consapevolezza di marca è uno dei punti chiave nella promozione del prodotto. L'agenzia pubblicitaria contribuisce ad estendere la notorietà del brand ed a renderlo maggiormente riconosciuto dalla massa.

La brand awareness è una qualità che si compone di un carattere quantitativo legato alla notorietà, e uno qualitativo, legato all’immagine di marca. 
Ma in un mercato sempre più competitivo, un prodotto arricchito dagli attributi di una marca può essere venduto più facilmente rispetto ad un prodotto anonimo, in quanto essa permette di differenziare sul piano simbolico oggetti sempre più omogenei sul piano prestazionale.
La domanda allora è: come aumentare la notorietà del proprio marchio? Come incrementare le vendite facendo leva sulla popolarità del proprio nome?
La risposta è semplice: attraverso una campagna di comunicazione correttamente condotta, che sia di forte impatto e in cui l'azienda possa riconoscersi. Perché la marca non ha una funzione puramente decorativa e di abbellimento, non è un semplice accessorio estetico ma, se sa rappresentare adeguatamente l'azienda per cui è stata creata, rappresenta una garanzia di qualità.


martedì 24 luglio 2012

Realizzazione di campagne pubblicitarie mirate (“Product Awareness”)


Realizzare campagne pubblicitarie in grado di generare la “Product Awareness” fra i clienti e gli attori professionali coinvolti significa aumentare la visibilità complessiva dei prodotti e/o servizi offerti e comunicare un’immagine qualitativamente elevata e omogenea.

Descrizione intervento: La “Product Awareness” tipicamente viene generata utilizzando diversi strumenti di comunicazione, primo fra tutti la pubblicità e la promozione/ sponsorizzazione di eventi specifici.
Nel complesso verranno intraprese le seguenti azioni:
              campagne pubblicitarie implementate tramite riviste specializzate, quotidiani nazionali e locali e cartellonistica stradale;
              iniziative di co-marketing e/o co-branding al fine di promuovere efficacemente i prodotti offerti e generare nell’utenza fiducia verso il prodotto;
              creazione di un ufficio stampa e pubbliche relazioni per gestire le relazioni con l’esterno;
              realizzazione di materiale promozionale dei servizi offerti.

Benefici:
      Elevata visibilità dei prodottiservizi offerti;
      omogeneità nella qualità percepita dai clienti

Il mix di forme e strumenti di comunicazione
La selezione del mix di forme e strumenti per ciascuna area di comunicazione che si intende attivare deve mirare a conseguire i vantaggi della comunicazione integrata, vale a dire i benefici connessi alle sinergie per tipo di messaggio e pubblico contattato. Le forme e gli strumenti sono molteplici e differenti tra loro in quanto ciascuno presenta caratteristiche specifiche e campi di applicazione ben precisi tesi ad ottenere il maggior vantaggio possibile.
Per quanto riguarda le forme, esse si distinguono, in base al grado di interazione con il target di riferimento, in diffusive (il pubblico ha il ruolo passivo di mera ricezione del messaggio) ed interattive (con partecipazione attiva del ricevente del messaggio); i mezzi, invece, sono divisibili in aziendali (gestiti dell’emittente del messaggio) e non aziendali (utilizzabili a pagamento). Per contestualizzare i mezzi, cioè trasformarli da strumenti generici in “specifici”, occorre ragionare in termini di veicoli: essi permettono di individuare gli effettivi canali attraverso i quali far giungere il messaggio al pubblico destinatario.

Il caso Pleiade urban spa: Identificazione di mezzi e veicoli di comunicazione
- Mezzi e veicoli della comunicazione aziendale
Modulistica aziendale: insieme dei mezzi cartacei di materiale informativo (guide, cataloghi, depliant e brochure) da distribuire sia all’esterno sia all’interno del centro al fine di comunicare ed informare i pubblici di riferimento su un determinato aspetto o servizio offerto dal Centro Pleiade, evidenziandone punti di forza o modalità d’uso.





 Flyer e volantini : data la loro semplicità, economicità e capacità di conferire immediatezza al messaggio, sono da impiegare a supporto di specifiche iniziative (campagna di lancio, campagne promozionali, manifestazioni ed eventi organizzati all’interno del centro, ecc.) e da distribuire su tutto il territorio angrese e paesi limitrofi.


Eventi: l’obiettivo dell’evento è coinvolgere l’opinione pubblica al fine di attirare l’attenzione e suscitare interesse nei confronti del centro benessere.

Cartellonistica e affissioni: la cartellonistica e le affissioni su grande e piccolo formato permettono flessibilità di posizionamento, segmentazione geografica, copertura capillare, immediatezza del messaggio, molteplici contatti al giorno con i consumatori, impatto ed attrazione (sul grande formato).