venerdì 26 ottobre 2012

Analisi SWOT di comefarepubblicita.blogspot.it



Il termine SWOT è l’abbreviazione delle parole Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats, in italiano Forze, Debolezze, Opportunità, Minacce.
L’analisi SWOT trova il suo tradizionale campo di applicazione a livello aziendale. La definizione della strategia di un’impresa (sotto vari profili: marketing, comunicazione ecc.) richiede di valutarne i punti di forza e di debolezza al suo interno, come pure le opportunità e le minacce presenti nel mercato.
Nel manuale della Commissione Europea (MEANS Collection), viene definita come uno strumento utile per supportare gli obiettivi di un programma, individuare più precisamente gli effetti che devono essere raggiunti e gli interventi più appropriati per conseguirli.
In sintesi, ciò che accomuna l’utilizzo dell’analisi SWOT nelle varie situazioni è la propedeuticità rispetto alla definizione di strategie e di azioni finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi.
Le quattro componenti della SWOT permettono infatti di evidenziare le caratteristiche dell’oggetto dell’analisi, di far emergere i meccanismi interni sui quali si vuole intervenire, e di descrivere il contesto esterno di riferimento che influenza il perseguimento degli obiettivi. Secondo un’altra prospettiva si può affermare che la SWOT consente di descrivere il modello di funzionamento di una determinata unità sistemica, indicando le variabili endogene strumentali (i punti di forza e di debolezza), e le variabili esogene che influenzano il comportamento del sistema (le potenzialità e le minacce); la strategia successivamente fisserà le variabili obiettivo e conseguentemente le azioni sulla base del modello descritto nella SWOT.
Andiamo a sciorinare un caso pratico. Prendiamo in considerazione l’analisi SWOT di questo blog.  

PUNTI DI FORZA
Il primo plus che si evince da www.comefarepubblicita.blogspot.it è la totale innovazione del progetto informativo di cui  si fa portatore. L’elemento distintivo è rappresentato dall’assoluta innovazione di una rubrica on line di informazioni e nozioni utili nel settore della comunicazione pubblicitaria e marketing completamente gratuita.
Altro plus fondamentale è la qualità dei contenuti divulgati. Il blog, infatti, è curato da un gruppo di professionisti del settore che con arguta competenza e col suffragio di una approfondita formazione deontologica, presentano i loro articoli come dei piccoli vademecum sullo spaccato pubblicitario contemporaneo.


PUNTI DI DEBOLEZZA
Il minus che si scorge da un progetto nato da pochi mesi è la bassa penetrazione nella mappa percettiva dei destinatari e cioè la poca notorietà del blog nel panorama della rete. Il blog, infatti è ancora poco conosciuto e non tutti hanno la possibilità di fruire dei contenuti che potrebbero supportare chi ha la volontà di investire nel settore della comunicazione ma non possiede le appropriate credenziali conoscitive per farlo senza commettere errori .
  
OPPORTUNITA
La grande opportunità garantita da questa fetta di mercato gode di un’elevata attrattività e da un sostanziale vuoto d’offerta.  L’utente che ricerca sul web le nozioni necessarie per poter investire in pubblicità è il nostro target group. Statisticamente la fame dei contenuti che vengono veicolati da questo blog è in continua crescita da parte di chi ha voglia di realizzare dei prodotti pubblicitari con cognizione di causa.
In un contesto generale di forte crisi economica, infatti, sperperare le proprie risorse finanziarie affidandosi a sprovveduti improvvisati e sedicenti pubblicitari non è più possibile.
Le risorse vanno centellinate e profuse verso investimenti mirati.
Ed è proprio in tale ottica che il blog “Come fare pubblicità” va collocarsi in un’area con un completo vuoto d’offerta. Solo questo blog, difatti, mette a disposizione conoscenze tecniche di settore per fornire esperienze didattiche da apprendere per poter realizzare un prodotto pubblicitario vincente senza sprecare i propri investimenti.

MINACCE
Una concreta minaccia che può inficiare l’area del mercato dove il nostro blog va a posizionarsi è la sua bassa indicizzazione sui motori di ricerca. Seppur la reperibilità del blog appare in crescita costante con delle parole chiave attinenti, la sua presenza non spicca sempre nelle prime pagine nei motori di ricerca. Questo aspetto può rappresentare un problema in quanto non permette che il ponte comunicativo tra chi trasmette delle informazioni e chi ha voglia di riceverle si ponga in essere. Se è vero che il nostro target ha voglia di fruire questi contenuti è pur vero che spesso non riesce ad accedere al nostro blog perché non indicizzato perfettamente su google e altri motori.
Sarà la crescita del progetto nel tempo e la pubblicazione di articoli sempre più interessanti e appetibili che renderanno sempre più presente il blog nelle ricerche degli utenti sul web

martedì 23 ottobre 2012

Superare la crisi investendo in pubblicità



Ti sei mai chiesto il perché nei periodi di grande depressione come l’attuale ci sono imprenditori che vendono di più?
Certo il momento non è alettante, la crisi c’e e si sente, pero certo non è produttivo lamentarsi e piagnucolare come fa la maggior parte delle persone.

Dai commenti che sento in giro ci sono altre due tendenze:
a) Restare a galla, senza investire e trovare nuove strategie, sopravvivere
fino a quando arrivano tempi migliori.
b) Abbassare i prezzi cercando di vincere la concorrenza, spesso a discapito
della qualità.
Io penso che questi tre comportamenti sono errati, adesso vi spiegherò il perché.
Analizzando i motivi e le dinamiche delle crisi economiche dell’ultimo secolo, di immediato appare che in comune hanno gli stessi denominatori: Crisi del sistema bancario, Sovrapproduzione e Disparità dei prezzi dei beni di consumo con quelli dei beni durevoli/materiali.
Ma allora come fanno certi imprenditori a vendere di più in tempi di crisi?
Trovare la risposta a questo quesito può sembrare difficilissima a prima vista o a quel imprenditore “superficiale”, che non analizza bene il trend del mercato. 

Il nemico più pericoloso della crisi si chiama: ANONIMATO!
Solo se riuscirai a differenziarti dalla “bolgia” a essere un poco UNICO, potrai superare questa crisi, e non solo, potrai aumentare i tuoi profitti quanto tu vorrai però ricorda bene, tutto questo non cade dal cielo o con un colpo di bacchetta magica, per farcela devi capire esattamente cosa vuole il tuo potenziale cliente, le tendenze di mercato, e in ultimo, INVESTIRE IN PUBBLICITA’.
Chi non investe non va da nessuna parte ed è destinato a soccombere.

Investire in pubblicità è il “carburante” indispensabile per stimolare la domanda di beni e servizi e i momenti “difficili” non sono certo quelli migliori per smettere di comunicare.

Comunicare durante un periodo di recessione,  quando gli competitors tacciono, vuol dire raccogliere il doppio della visibilità e del consenso e uscire dalla crisi rafforzati, con più clienti e pronti alle nuove sfide del mercato.
Per comunicare bene non occorrono necessariamente grandi budget: ma una strategia mirata. E’ inutile farsi pubblicita’ “a tappeto”. Occorre focalizzare correttamente la comunicazione sul target, individuando le strade migliori per ottenere visibilità.
A questo punto diventa cruciale la scelta del consulente pubblicitario. Il fai da te è vivamente sconsigliato. Meglio affidarsi a chi lo fa di mestiere, con entusiasmo e dedizione e sa come “prendere per mano il cliente” e accompagnarlo sulla strada del successo, immedesimandosi nel suo business e trovando le soluzioni in grado di ottimizzare la resa dei suoi investimenti.

lunedì 22 ottobre 2012

La Carta fedeltà serve davvero?



La risposta è sì, se opportunamente studiata! Ma procediamo con ordine....
La carta fedeltà, o fidelity card, è una tessera che consente di godere di particolari benefici, vantaggi, sconti, oppure perseguire raccolte punti per il raggiungimento di appetitosi premi finali. 
Dato che l’obiettivo di una carta fedeltà, come dice la parola stessa, è quello di ottenere la fidelizzazione del cliente (leggi anche l’articolo Come fidelizzare il cliente.html), essa rappresenta il simbolo dell’appartenenza ad una cerchia di consumatori privilegiati ai quali l’azienda riserva un trattamento speciale. Le carte fedeltà sono oggi utilizzate in molti settori: commercio al dettaglio (supermercati, negozi di abbigliamento, stazioni di servizio, ecc.), strutture turistiche (alberghi, ristoranti, villaggi, ecc.), e, di recente, anche mercato business to business.

Carta fedeltà e programmi di fidelizzazione
La carta fedeltà ha soppiantato i vecchi bollini nei programmi di fidelizzazione della clientela con l’indubbio vantaggio di fornire all’azienda, con un costo contenuto, un patrimonio di informazioni (sui propri consumatori e sui loro comportamenti d’acquisto) che permette di formulare offerte di marketing mirate. 
La spesa da affrontare in termini pubblicitari può essere realmente irrisoria in quanto non è necessario fornirla su supporto magnetico e con codice a barre (veramente dispendioso…), ma basterà semplicemente individuare il formato tipografico più adatto alle esigenze e stampare sul cartaceo!!!
Di solito alla carta fedeltà vengono abbinati i cosiddetti programmi fedeltà, atti ad incentivare il cliente nell’acquisto di un determinato prodotto. L’obiettivo primario di un programma fedeltà da parte delle aziende è quello che i clienti acquistino ripetutamente i prodotti o servizi offerti nel punto o nei punti vendita convenzionati. I programmi fedeltà variano di volta in volta: ognuno di essi ha una scadenza prefissata, è rivolto ad un target specifico e promuove articoli diversi. 
Vantaggi per il commerciante e per il consumatore
Vantaggi per il consumatore:
raccolta punti con ogni spesa o acquisto;
- i punti sono convertiti in denaro per usufruire di sconti sui successivi acquisti o accumulabili per l’acquisizione di prodotti;
sostituzione della carta in caso di smarrimento, senza la perdita di punti o denaro.

Vantaggi per il commerciante:
- controllo marketing: statistiche dei clienti, anagrafiche sulle preferenze e sulla periodicità negli acquisti;
- statistiche specifiche nei rapporti tra il cliente e il negozio.

Attraverso il monitoraggio di queste informazioni, il commerciante è anche in grado di migliorare il servizio alla clientela, individuando le offerte con più successo e creando delle promozioni mirate anche mediante la pubblicizzazione mediante inviti spediti per posta o mediante email o anche tramite SMS (leggi anche l’articolo A cosa serve una newsletter?).



Programmi di co-marketing
Negli ultimi tempi, oltre alle tradizionali carte fedeltà, si vanno diffondendo fidelity card di tipo multibrand, che permettono cioè di raccogliere punti ed ottenere sconti riservati ai possessori nei punti vendita di partner di settori merceologici differenti.
A differenza delle tradizionali carte fedeltà emesse da una singola attività commerciale, questa tipologia di card permette al consumatore, a parità di acquisti effettuati, di ottenere sempre un vantaggio grazie alla semplice preferenza di un negozio della catena piuttosto che di un altro, avendo così più occasioni diverse per raccogliere punti o raggiungere sconti speciali!