martedì 11 settembre 2012

I ritocchi Photoshop


Inestetismi cutanei? Bucce d’arancia? Fianchi larghi? Verrebbe da consigliarvi un ottimo centro estetico, ma nel settore della pubblicità c’è un altro strumento che pone rimedio a tali problematiche: si tratta dell’infallibile Photoshop. Il programma storico del pacchetto Adobe si presenta come il software per eccellenza per il ritocco di immagini da utilizzare per lo più per fini pubblicitari.
Ma quali sono le potenzialità del Photoshop? Cosa effettivamente riusciamo a fare con questo programma?
Andiamo ad analizzare alcuni lavori effettuati che hanno visto come grande protagonista il Photoshop al fine di rilevare le diverse aree di intervento perpetrate.
Premettiamo che una regola basilare per chi usa il programma in questione è quella che ogni ritocco deve essere il più naturale possibile. L’artefatto non va mai estremizzato. Ogni difetto va corretto ed ogni particolare va valorizzato, senza mai scadere nell’irreale o nello spropositato.

Detto ciò, partiamo con un primo lavoro realizzato per il “Convivio Ricevimenti”, struttura sponsale del Crowne Plaza. L’incantevole paesaggio era stato perfettamente sublimato dallo scatto fotografico, ma qualche piccolo intervento andava effettuato. Abbiamo la possibilità di vedere nelle due istantanee  lo stato dell’immagine prima del ritocco e dopo il ritocco:
Ma andiamo per gradi. Abbiamo per prima cosa bilanciato i colori per renderli più vivaci ed omogenei al fine di esaltarne i tratti iconici.
Poi il cielo. Al momento dello scatto il meteo non fu proprio clemente col fotografo. Troppe nubi nel cielo andavano ad intaccare un romantico tramonto. Detto, fatto. Il cielo diventa terso e le nubi sparite.
L’eccellente allestimento dei tavoli era ancora privo delle suggestive fiammelle delle candele. Occorreva un minuzioso lavoro di “accensione”. Et voilà: candele accese.
A questo punto balzavano all’occhio alcuni suppellettili che entravano in distonia con lo scenario fiabesco: i pali che sostenevano la tendo-struttura e alcuni portaglass erano ospiti indesiderati. Così, degni del miglior illusionista, anche questi elementi scompaiono magicamente.
Alla fine del lavoro il meraviglioso panorama con vista Convivio assume una luce ancora più magica.         

Il secondo esempio che andiamo ad osservare è un “prima” e un “dopo” di una modella con il Vesuvio sullo sfondo. Purtroppo un vecchio lampione dall’ingiallita profusione di luce aveva fortemente alterato la luminosità della fotografia. Un’accurata regolazione dei colori ha reso però molto più realistica l’istantanea.
Per dare poi maggiore risalto allo spettacolare background abbiamo in primis abbassato il Vesuvio e, contro ogni logica geologica, lo abbiamo avvicinato alla modella; e in seconda battuta lo abbiamo fatto riflettere il vulcano nello spicchio di mare sottostante per risaltare il gioco di luci che risplendono all’imbrunire.
Il layout è ora pronto per l’uso.

Ultimo lavoro da considerare è la sposa di una atelier. Una minuziosa lavorazione sulla pelle della modella ha reso la parte epidermica più omogenea, brillante  e priva di inestetismi. Il solito bilanciamento della luce ha poi reso più vivace lo scenario. Lavoro terminato? Macchè! “Certo che il colore di quel muro sullo sfondo – commentavano le proprietarie dell’atelier -  non è che ci piaccia tantissimo…. E quella fontana poi, sta proprio male dietro la sposa….”  La nostra soluzione al problema? Chiamiamo una buona ditta edile!
Ma anche no… - ci siamo sentiti rispondere - troppo esosa come soluzione del problema. E allora che si fa? Non ci resta che affidarci ancora a sua maestà Photoshop!
Il muro sul back da rosa pesca si trasforma così in un rilassante giallo canarino, collezionando i primi consensi delle nostre committenti.
E la fontana? Chi era presente sul set fotografico giura ancora oggi di averla vista con i propri occhi in mezzo al giardino. Che fine abbia fatto? Bhè non “rubateci” i trucchi del mestiere di Photoshopper….

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