venerdì 9 novembre 2012

Il ruolo dei social network nelle presidenziali americane



Barack Obama, come 4 anni fa con Youtube, sceglie un social network per annunciare, a modo suo, la vittoria alle presidenziali americane:
Voi lo avete reso possibile. Grazie.

Poi, qualche minuto dopo intorno alle 5.17 del 6 novembre, il Presidente degli Stati Uniti ha postato su Twitter la foto dell’abbraccio con la moglie Michelle, scrivendo: «Altri quattro anni». Questa è stata la foto più ritwittata di sempre. Le presidenziali americane rappresentano da sempre l’avanguardia della comunicazione in senso globale e spesso hanno fatto la fortuna delle grandi major della pubblicità made in U.S.A.
In questi ultimi anni l’incidenza dei new media ha trasformato radicalmente il rapporto tra elettori, Opinione Pubblica e candidati, spostando il centro della campagna sulla rete e sul suo popolo. E Obama e il su staff hanno da sempre interpretato e cavalcato questi nuovi linguaggi segnando così la storia della comunicazione dei giorni nostri. Twitter ha comunicato ufficialmente di aver raggiunto la cifra di 31 milioni di cinguettii riguardanti le presidenziali americane, segnando così il nuovo record di tweet. Il record precedente si attestava intorno ai 10 milioni, raggiunti il 3 Ottobre in occasione del primo confronto Tv tra Romney e Obama. Durante i momenti concitati dell’ufficializzazione della vittoria si sono registrati 327 mila messaggi al minuto.
La rivoluzione digitale è più in atto che mai e dagli americani ne vedremo ancora delle belle, almeno “Four more years”. E anche Facebook non è stata a guardare. Milioni di persone hanno seguito in diretta la mappa del voto elaborata dal team di Zuckerberg, che indicava in tempo reale, la posizione, l'età e il sesso degli utenti che hanno espresso la loro preferenza e che vogliono condividerlo. Come per le presidenziali nel 2008, e per le elezioni di metà mandato nel 2010, Facebook ha fatto campagna per il «voto», ricordando il giorno delle elezioni, e indicando, grazie alla mappa interattiva, quali amici avessero già esercitato il proprio diritto al voto. Secondo un sondaggio di Pew internet, il 30% degli elettori registrati si è sentito incoraggiato a votare per l'attuale presidente Barack Obama o lo sfidante repubblicano Mitt Romney grazie a post di amici e parenti su Facebook e Twitter. Il 20% dei votanti è stato convinto a recarsi alle urne sempre grazie ai due social network.
Lasciando il seggio elettorale, decine di migliaia di americani hanno postato sul proprio profilo sui social una piccola icona "Ho votato". Il tag che accompagna questi messaggi, "Ho votato" o # Ivoted (ho votato), è stato uno dei più hashtag più popolari negli Stati Uniti su Twitter. La parola chiave Ivoted ha suscitato 2.000 tweet al minuto, secondo Twitter.
Su Instagram, più 70.000 immagini con chiave Ivoted sono state condivise fino alla tarda mattinata di martedì.
Su Facebook, più di sei milioni di utenti hanno fatto clic sul piccolo pulsante verde "Ho votato". Twitter ieri pomeriggio ha comunicato che le operazioni di voto avevano portato alla diffusione dei 7 milioni di tweets negli Stati Uniti d'America. Obama è stato citato nel 40% dei tweet inviato negli Stati Uniti, contro il 24% per il suo rivale repubblicano Mitt Romney.
Secondo uno studio del Pew Research Center pubblicato ieri, il 22% degli americani hanno scritto sui social media per chi avrebbe votato.
Circa il 30% degli elettori registrati sono stati incoraggiati a votare per Obama o Romney sui social network. Al di là delle preferenze politiche, la notte delle elezioni è stata l’evento politico più condiviso di tutta la storia degli Stati Uniti, il nuovo modo di fare comunicazione  politica. Ancora una volta su i social network giocano un ruolo importante anche in un evento come questo, a conferma che la loro vocazione ad informare rimane sempre più centrale e anche i grossi network si stanno avvicinando a questo servizio con un piglio diverso, comprendendone le opportunità che esso offre.




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