venerdì 16 novembre 2012

Come realizzare un fotomontaggio

A me gli occhi, a voi l’illusione. Non tutto quello che vedete in pubblicità appartiene al mondo reale. Capita sovente che alcuni elaborazioni artefatte su un pc prendano il posto di riproduzioni fedeli della realtà. Una carta che il pubblicitario gioca quando intende comunicare qualcosa che non riesce a cogliere o trovare davanti ai suoi occhi è infatti quella del fotomontaggio.

Prendono così forma nuovi mondi, inedite combinazioni di elementi, inattese congiunzioni di cose.
Il fotomontaggio permette di comunicare il messaggio pubblicitario sotto la forma che meglio aggrada il mittente, è un abito cucito su misura per un determinato contenuto semantico da veicolare.
Certo, il fotomontaggio deve essere quanto più naturale possibile, senza mai sforare le prospettive e le dinamiche della visione reale delle cose.
Il fotomontaggio aiuta anche a risolvere problemi di immagini che altrimenti non si riuscirebbero ad evadere. Molto spesso il web non garantisce infatti il sicuro reperimento del materiale iconografico necessario per il proprio scopo.  E allora come fare?  Basta ricercare 2 o 3 immagini adatte e via col fotomontaggio.
Ci è capitato ad esempio una volta di dover realizzare un manifesto di un caseificio. Il messaggio da dover veicolare era la bontà, il gusto e la genuinità dei prodotti caseari di produzione propria. Occorreva una foto di una bella ragazza che ne degustasse i sapori. La ricerca sulla rete è stata forsennata ma niente, di ciò che serviva nemmeno l’ombra.
Rassegnazione e sgomento le sensazioni dominanti, ma poi l’insight: Non esiste ciò che vogliamo? Creiamolo allora con le nostre mani. Mettiamo in azione le potenzialità del fotomontaggio.
Dal web troviamo una ragazza che impugna tra le mani una mela, purtroppo ben lungi da una bella e succulenta mozzarella. Trovata però la foto di una invitante mozzarella che poteva fare al caso nostro la combiniamo alla ragazza. Il lavoro deve essere preciso e rispettoso di ogni prospettiva e angolazione. Ma dopo qualche ora di lavoro il risultato è davvero soddisfacente. La ragazza ha abbandonato la mela e finalmente può gustare una meravigliosa mozzarella di bufala.

Altro caso di fotomontaggio realizzato è quando dovevamo comunicare una promo natalizia di un’azienda di noleggio e allestimenti che forniva piatti, tovaglie e stoviglie varie per il cenone, consegnandole pulite e ritirandole sporche. L’idea era quella di veicolare l’immagine di una donna che poteva finalmente vivere le festività in completa tranquillità senza doversi preoccupare di lavaggi e risciacqui.
Ancora una volta dal web niente che potesse servire. E via col fotomontaggio: una donna preparata a tiro che si identifica esattamente nel nostro target e una tavola imbandita per Natale. La combinazione è assai meticolosa ed elaborata ma alla fine, combinata con uno slogan appropriato, costruisce un layout  perfetto per il nostro messaggio da veicolare.

Ultimo esempio viene da una progetto grafico realizzato per un’accademia musicale che per le nuove iscrizioni intendeva comunicare il sogno possibile di poter sfondare nel mondo della musica. Il fotomontaggio vede stavolta la congiunzione di una folla da concerto e un ragazzo qualunque che imbraccia una chitarra e si esalta in acrobatiche esibizioni. Il mix tra le due foto, attentamente calibrate con le giuste sfumature di colore, trasmette l’idea di un ragazzo come tanti che è riuscito ad afferrare il suo sogno: esibirsi davanti ad un pubblico nutrito e festante. Un sogno raggiunto grazie alla preparazione dell’accademia musicale o dalle sconfinate potenzialità del fotomontaggio? Ai posteri l’ardua sentenza.    

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