giovedì 2 agosto 2012

Fare pubblicità o fare comunicazione?


Già nell’antica Babilonia esisteva la pubblicità orale, nel senso che i mercanti ambulanti urlavano ai passanti le qualità delle proprie merci; a Pompei sono stati trovati timbri che servivano a marchiare i prodotti del costruttore; nel medioevo c’erano i banditori che gridavano gli annunci lungo le strade per attirare l’attenzione dei clienti. Ma l’elemento più importante per la diffusione della pubblicità fu l’invenzione della stampa in quanto cominciarono ad essere creati già i primi “ volantini” cioè dei fogli scritti che divulgano un prodotto o un’attività.

Un tempo quindi si faceva pubblicità per vendere; oggi è tutto sommato ancora cosi, solo che la pubblicità si chiama comunicazione e gli obiettivi intermedi, prima della vendita, possono essere di vario tipo. La verità è che sono aumentati esponenzialmente mezzi, obiettivi, prodotti e target audience.

Perché oggi fare pubblicità è inteso come fare comunicazione? 
La comunicazione è ciò che da sempre permette all’uomo e alle aziende di aumentare la propria crescita esperienziale. Per suscitare interesse, il contenuto della comunicazione deve essere quindi tangibile, concreto e deve soprattutto appassionare coloro che lo ascoltano, in modo da produrre livelli emozionali forti che formino solidi riferimenti e ancoraggi duraturi.

La pubblicità non ha certamente modificato la sua ragione di essere, solo che nel tempo i suoi effetti si sono diluiti. Se ieri l'advertising rappresentava una fonte importante di informazioni per orientare il processo di acquisto dell'acquirente, oggi il cliente conosce il prodotto o il servizio, a volte meglio delle stesse aziende che lo producono/erogano, e per questo anche la pubblicità si troverà costretta a cambiare i suoi paradigmi: le persone oggi non confrontano solo le proprie opinioni sui prodotti e sui servizi da acquistare, ma anche e soprattutto i messaggi pubblicitari che ricevono. Molti di essi non sono più credibili e quando lo sono spesso sono invasivi.

La pubblicità punta a convincere le persone a comprare. La persuasione punta molto sull'aspetto grafico, la scelta dei caratteri, dei colori, delle immagini. La scelta delle immagini che accompagnano il testo deve convincere chi la guarda che avendo quel prodotto si diventa come i personaggi rappresentati! Inoltre, spesso le immagini richiamano alla mente le sensazioni che vengono associate al prodotto: morbidezza, calore, dolcezza, passione, che rendono più convincenti le parole.

Quali sono le leggi della comunicazione? Di seguito elenchiamo quelle che per noi rappresentano le regole fondanti per creare una pubblicità efficace:



Messaggio credibile: è importante essere onesti e sinceri in comunicazione ma va assolutamente evitato di fare promesse non attendibili.
Pleiade Urban Space è una realtà relativamente giovane nel settore wellness eppure negli anni siamo riusciti (in sinergia con i professionisti del centro) a renderla un punto di riferimento per la clientela più esigente. 
Il segreto? Abbiamo evidenziatogli effettivi punti di forza dei trattamenti eseguiti e il connubio vincente tra tecnologie all’avanguardia e atmosfere rilassanti.
  

 
Comunicazione creativa: proprio in virtù del fatto che le aziende che comunicano sono tantissime è necessario differenziarsi studiando un equilibrato mix di grafica e messaggio.
Gli Ottici Rendina rappresentano una vera istituzione. Ma la loro comunicazione aveva bisogno di uno svecchiamento in quanto, dalle nostre analisi, risultava poco accattivante agli occhi del pubblico. 
Quale migliore testimonial della propria attività se non uno dei cardini dell’azienda? Abbiamo strutturato l’idea creativa per gli auguri di Natale, l’abbiamo sottoposta al cliente e dopo poco eravamo già impegnati sul set fotografico!


Target selezionato: è importante comunicare al segmento di mercato che si ritiene più interessante per il proprio prodotto, a meno di campagne corporate in cui si comunicano i valori dell’azienda e non un prodotto specifico.
Il mercato estero apprezza il made in Italy, in particolari i sapori nostrani. L’industria conserviera Longobardi è leader nel settore sul territorio svizzero e proprio per questo abbiamo promosso una campagna di brand in più lingue sulle testate locali. 
Dato che i prodotti dell’azienda in Svizzera sono sinonimo di garanzia abbiamo puntato sulla buona reputazione del marchio settorializzando l’intera comunicazione sul target della casalinga elvetica, mostrandole la vastità e la varietà dei prodotti Longobardi.

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